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Il libro è dedicato a due figure importanti ma molto diverse del nostro Risorgimento: Carlo Cattaneo e Carlo Pisacane. Questo accostamento non deriva soltanto dall'altissimo profilo morale delle due biografie personali. Ma soprattutto dal fatto che Cattaneo e Pisacane furono due rappresentanti di spicco di quel pensiero democratico risorgimentale che resta uno dei grandi patrimoni culturali della nostra storia unitaria. Entrambi non riuscirono a realizzare l'Italia unita come l'avevano pensata, immaginata e sognata. L'unità fu sì conseguita ma senza una struttura statale federalista, senza l'attenzione al mondo contadino, senza la Repubblica. Ma il loro pensiero non si spense. Anzi trovò nuovo vigore negli anni successivi al 1861 e fu determinante per trasformare lo Stato liberale in una democrazia compiuta e saldamente ancorata ai valori più nobili dell'Europa occidentale. Quando guardiamo all'Italia di oggi, alla splendida Carta costituzionale che il Paese si è dato nel 1948, un pensiero riconoscente dovrebbe sempre andare a quei patrioti che hanno creato le premesse culturali perché lo Stato nazionale unitario divenisse anche uno Stato democratico. Pisacane e Cattaneo sono certamente tra loro.